Incentivi 2025 per le CER: cosa c’è da sapere?

Immagina produrre e condividere energia pulita, ridurre i costi in bolletta e contribuire alla transizione energetica. Tutto ciò è possibile entrando a far parte della nostra comunità energetica, che fino al 30 novembre rappresenterà anche una scelta conveniente grazie agli incentivi 2025 per le CER. I contributi a fondo perduto e le tariffe incentivanti sono la dimostrazione che l’Italia sta spingendo verso un modello energetico più efficiente e sostenibile, favorendo la creazione di reti locali di autoconsumo. Questo è il momento perfetto per approfittare delle agevolazioni.
1. A chi sono rivolti gli incentivi e quali sono le spese ammissibili
Destinato ai privati e alle aziende che vogliono entrare a far parte in una CER situata in un Comune fino a 30.000 abitanti, questo contributo copre il 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti fotovoltaici. I contributi possono essere richiesti per sostenere le seguenti spese:
- Realizzazione o potenziamento di impianti a fonti rinnovabili;
- Fornitura e installazione di sistemi di accumulo;
- Opere edili strettamente necessarie all’intervento;
- Studi di prefattibilità e attività preliminari;
- Progettazione, indagini geologiche e geotecniche;
- Direzione lavori e sicurezza;
- Collaudi tecnici e consulenze essenziali per l’attuazione del progetto.
2. Tariffe Incentivanti sull’energia condivisa
Gli incentivi garantiscono anche tariffe incentivanti per l’energia prodotta dagli impianti installati all’interno di CACER (configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile), eventualmente abbinate a sistemi di accumulo che permettono di immagazzinarla.
La tariffa incentivante, TIP, è valida per un periodo di 20 anni, varia in base alla potenza dell’impianto ed è cumulabile con il contributo a fondo perduto ai sensi del Decreto CACER decurtata.
3. Tempistiche e come accedere agli incentivi 2025 per le CER
Le domande per accedere agli incentivi possono essere presentate fino al 30 novembre 2025, salvo esaurimento delle risorse disponibili. Le richieste devono essere inoltrate tramite il portale dedicato del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). È importante notare che l’avvio dei lavori deve avvenire dopo la presentazione della domanda, e gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dall’approvazione, con scadenza ultima al 30 giugno 2026.
- Irraggiamento solare: è la quantità di energia solare che colpisce la superficie dei moduli in un determinato periodo. La conoscenza dell’irraggiamento medio di una zona permette di stimare la produzione dell’impianto.
- Orientamento e inclinazione: i pannelli devono essere rivolti a sud, con un’inclinazione ideale tra i 30° e i 35° per massimizzare l’esposizione solare.
- Temperatura ambientale: temperature troppo elevate o troppo basse possono ridurre il rendimento. I pannelli funzionano al meglio attorno ai 25°C e una posizione che garantisce un’adeguata ventilazione può migliorare le prestazioni.
- Pulizia dei pannelli: polvere e sporco riducono l’assorbimento della luce solare. Una manutenzione regolare aiuta a preservare il massimo rendimento.
Il 2025 è l’occasione giusta per entrare a far parte della comunità energetica di Fotovoltaico Salento. Realizziamo progetti su misura, installiamo soluzioni dei migliori marchi e ti aiutiamo col disbrigo della pratica.
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